Club del Mistero Wiki
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La Bibbia contiene dettagliate notizie cronologiche, che consentono il calcolo del tempo trascorso fra la creazione di Adamo ed eventi databili storicamente, come la prima distruzione di Gerusalemme. In questo modo è possibile sviluppare calendari, la cui epoca (cioè l'anno 0 o l'anno 1) sia la creazione del mondo. Esempi sono il calendario bizantino e il calendario ebraico. In questi calendari tutte le date sono positive; non esistono cioè date individuate dal numero di anni antecedenti l'epoca del calendario.

Dato che era diffusa fra ebrei e cristiani l'opinione che il mondo sarebbe durato in totale 6000 anni, la data della creazione determinava anche la data della fine del mondo e ciò aumentava l'interesse per il calcolo accurato della data.


Un'autorevole cronologia assoluta (cioè in cui la creazione del mondo ha luogo nell'anno "0") fu proposta sin dal II secolo e.V. nel Seder Olam Rabbah. Ulteriori cronologie furono sviluppate sino al XIX secolo circa, dato che la grande maggioranza degli ebrei e dei cristiani credeva nella storicità letterale della Bibbia.

Al giorno d'oggi a sostenere questa posizione restano soltanto i cosiddetti creazionisti.

Date della creazione ricavate dalla Bibbia[]

Vedi anche l'articolo "Data della creazione" su It.Nostradamus.Wikia (in italiano)

Molti autori hanno calcolato la data della creazione, ottenendo, però risultati diversi. Alcuni esempi sono:

  • Per l'ebraismo rabbinico la creazione avvenne il 25 Elul o il 25 Adar dell'anno 1 del calendario ebraico in modo che la creazione di Adamo, nel sesto giorno coincida con uno dei due capodanni ebraici[1]. Scegliendo quello d'autunno, Adamo sarebbe stato creato il primo giorno del mese di Tishri dell'anno 2, che corrisponde al 6 ottobre del 3760 a.C.. Questo computo è il più breve a causa dei 166 anni mancanti nel calendario ebraico.
  • James Ussher, arcivescovo anglicano di Armagh, nel 1654 calcolò la data del 23 ottobre 4004 a.C. Il suo calcolo fu seguito soprattutto nei paesi protestanti e ad esso fanno riferimento in genere i creazionisti moderni.
  • Altre date vicine al 4000 a.C. sono state proposte da molti studiosi o da sette, per esempio i Testimoni di Geova calcolano la data del 4026 a.C..
  • Eusebio di Cesarea (ca. 265-ca. 340) calcolò la data del 5199 a.C., utilizzando la versione greca dei LXX[2] .
Il suo calcolo fu ripreso da Dante nella Divina Commedia:
« Quindi onde mosse tua donna Virgilio,
quattromilia trecento e due volumi
di sol desiderai questo concilio;

e vidi lui tornare a tutt' i lumi
de la sua strada novecento trenta
fïate, mentre ch'ïo in terra fu'mi. »

(Paradiso XXVI, 118-123)
In questo passo Adamo afferma di aver trascorso 4302 anni nel Limbo, dalla sua morte a quella di Gesù; a questi vanno sommati i 930 anni di vita di Adamo (Genesi 5,5). Poiché Gesù morì secondo Dante nel 34, si ottiene 34-4302-930=-5198, che corrisponde al 5199 a.C. dato che non esiste l'anno zero[3].
La datazione di Eusebio fu adottata anche da Maria di Agreda, la "Suora Blu" del XVII secolo, nella sua "Mystica Ciudad de Dios"[4].
  • La Chiesa ortodossa poneva la data della creazione al 1º settembre 5509 a.C.[5]. In questa data inizia l'anno 1 del calendario bizantino.
  • Altre datazioni basate sulla LXX sono: 5296 a.C. (Rabano Mauro, abate di Fulda), 5344 a.C. (Isidoro di Siviglia), 5351 a.C. (Agostino, vescovo d’Ippona), 5624 a.C. (Clemente Alessandrino), 6984 a.C. (Tavole alfonsine) [6].


Cause di discrepanza fra le diverse datazioni[]

Le più importanti cause di discrepanza sono:

  • La principale causa di queste differenze è la diversa scelta del testo biblico cui l'autore ha fatto riferimento. Se si segue il testo ebraico masoretico o la Vulgata latina, che dipende anch'essa dalla tradizione rabbinica, si ottiene una data di circa 4000 anni prima di Cristo. Se si adotta la bibbia greca dei Settanta (che è la traduzione di un testo ebraico diverso da quello masoretico) si ottiene una data della creazione di circa 5500 anni prima di Cristo. I diversi manoscritti della bibbia greca, inoltre, presentano delle piccole differenze tra loro.
  • Una seconda ragione di discrepanza è la diversa durata assegnata alla permanenza degli ebrei in Egitto (da 210 a 430 anni).
  • Il calendario ebraico abbrevia la durata del periodo di dominio persiano in Palestina di circa 166 anni.
  • L'età di Terach al momento della nascita di Abramo non è certa. Sarebbe di 70 anni se Abramo fosse stato il figlio primogenito, come credono gli ebrei. La maggioranza dei cristiani, però, utilizza una notizia degli Atti degli Apostoli secondo cui Terach aveva 130 anni.
  • La datazione storica della prima distruzione del tempio di Gerusalemme (586 a.C.) è confermata dalle fonti babilonesi, ma la durata del regno di Giuda e quindi la datazione del regno di Salomone è incerta.

Si osservi inoltre che la definizione del primo anno del calendario è soggetta a una variabilità di 1 o 2 anni in relazione alla definizione del primo capodanno. Vi sono, infatti, due problemi:

  • Il primo anno può essere chiamato anno "0" o anno "1";
  • La data del capodanno gregoriano o giuliano (primo gennaio) è diversa dal capodanno ebraico (1 tishri) o bizantino (primo settembre).


Il giorno esatto della creazione =[]

Secondo la Genesi (cap. 1-2), l'universo e tutte le creature viventi vennero creati da Dio nell'arco di soli sei giorni:

  1. nel primo giorno Dio creò il cielo e la terra e separò la luce dalle tenebre.
  2. nel secondo giorno creò il firmamento.
  3. nel terzo giorno separò il mare dalla terra asciutta, e creò le erbe e gli alberi da frutto.
  4. nel quarto giorno creò il sole, la luna e le stelle.
  5. nel quinto giorno creò gli animali marini e gli uccelli.
  6. nel sesto giorno creò gli animali terrestri: bestiame, rettili e bestie selvatiche, dopo di che creò l'uomo e la donna.
  7. nel settimo giorno Dio si riposò.

Se si crede che questo racconto sia vero in senso letterale (opinione, però contestata sin dall'antichità) e si suppone che la creazione del mondo da parte di Dio avesse avuto inizio in corrispondenza di un evento astronomico ricco di significati simbolici (per esempio l'equinozio di primavera o di autunno) diventa possibile conoscere anche il giorno preciso in cui iniziò la creazione del mondo.

Secondo il calendario ebraico attuale la creazione del mondo ebbe luogo nell'autunno dell'anno 1, il 25 del mese di Elul, e la creazione di Adamo ebbe luogo nel sesto giorno, la cui occorrenza è celebrata con la festa del capodanno ebraico (giorno di Rosh Hashana). Adamo quindi nacque nel giorno 1 dall'anno 2. I primi 5 giorni della creazione corrisponderebbero agli ultimi dell'anno 1 del calendario ebraico.

La durata, però, dei giorni biblici, alcuni dei quali nel racconto biblico hanno luogo prima della stessa creazione del sole e della terra, è stata fonte di molte discussioni. La parola ebraica utilizzata dal testo biblico, infatti, indica genericamente un intervallo di tempo.

La convinzione che i sei giorni fossero da interpretare in senso allegorico è antichissima e compare già in una fonte autorevole come la Lettera di Barnaba, scritta fra il 70 e il 132 e perciò contemporanea alla redazione degli ultimi libri del Nuovo Testamento[7]. Poco dopo Clemente Alessandrino introdusse l'idea di una creazione simultanea, descritta dalla Bibbia in sei giorni per pura convenienza letteraria[8]. Origene, invece, interpretò tutto il racconto in modo esclusivamente allegorico[9]. L'opinione di Clemente Alessandrino fu seguita anche da Sant'Agostino, che intende allegoricamente la successione e la distribuzione delle opere nei sei giorni[10]. Anche San Tommaso d'Aquino riconobbe la legittimità di questa opinione[11].

Un autore che crede che fra scoperte della scienza e racconto biblico vi sia un perfetto accordo è Gerald Schroeder, fisico e teologo ebreo, che sostiene che il racconto biblico interpretato letteralmente, ma alla luce della fisica moderna, può essere fatto corrispondere sia nelle fasi che nella durata con le acquisizioni della cosmologia del Big Bang[12].

Cronologia dettagliata[]

Si farà riferimento alle date del testo masoretico, seguito dalle moderne bibbie in lingua volgare, avvisando una seconda volta che il testo della LXX riporta date molto diverse. Le date sono nella cronologia dalla Creazione o Anno Mundi (AM), che considera l'anno di nascita di Adamo come anno 0.

I 10 patriarchi fino al diluvio[]

Genesi 5 contiene la cronologia dei patriarchi vissuti prima del Diluvio universale:

  • Adamo (0-930)
  • Set (130-1042)
  • Enos (235-1140)
  • Kenan (325-1235)
  • Maalaleel (395-1290)
  • Iared (460-1422)
  • Enoch (622-987)
  • Matusalemme (687-1656)
  • Lamech (874-1651)
  • Noè (1056-2006; per la data di morte vedi Genesi 9, 28-29)

Nel seicentesimo anno della vita di Noè, cioè nell'anno 1656 dalla Creazione, avvenne il Diluvio universale (Genesi 7, 6; 7, 11). Secondo la LXX, invece il diluvio ebbe luogo circa 600 anni dopo, fra il 2242 e il 2262, secondo il manoscritto utilizzato.

I 10 patriarchi dopo il diluvio[]

Dopo il diluvio riprende l'elenco (Genesi 11, 10-32):

  • Sem (1557-2157)[13]
  • Arpacsad (1658-2096)
  • Selach (1693-2126)
  • Eber (1723-2187)
  • Peleg (1757-1996)
  • Reu (1787-2026)
  • Serug (1819-2049)
  • Nacor (1849-1968)
  • Terach (1878-2083)

All'età di 70 anni Terach generò Abramo, Nacor e Aran (11, 26). Evidentemente questa è la data del parto del maggiore dei tre. Se il primo figlio era Abramo, questi sarebbe nato nel 1948 AM.

La maggior parte dei commentatori cristiani ritiene che Abramo sia scritto per primo solo perché da lui discende il popolo ebraico, proprio come Set era stato posto per primo benché nato dopo Jafet (Genesi 5, 32) o Isacco è citato prima di Ismaele nel primo libro delle Cronache (Genesi 1, 28). Le due sequenze di patriarchi infatti sono molto simili: per i primi patriarchi si indica un solo figlio, solo per l'ultimo se ne indicano tre. Utilizzando le notizie di Genesi 11, 32 e 12, 4 e di Atti 7, 4 si ottiene, invece, che la nascita di Abramo sarebbe avvenuta nel 2008 AM.

La LXX aggiunge circa 800 anni all'età dei patriarchi postdiluviani e pone questo evento circa nel 3412 AM. La LXX, inoltre, inserisce un ulteriore patriarca dopo Arpacsad, di nome Cainan, in modo che il decimo patriarca sia Terach e, invece, Abramo sia il primo dei patriarchi nella terra di Canaan.

I tre patriarchi nella terra di Canaan[]

Nel seguito i dati cronologici non sono più raccolti ordinatamente, ma sono sparsi in diversi passi:

Giacobbe aveva centotrent'anni quando entrò in Egitto con la sua famiglia (Genesi 47, 8-9; 47, 28). Secondo il computo ebraico, quindi, ciò avvenne nell'anno 2238 dalla Creazione, cioè nel 3760-2238=1522 a.C. Secondo gli altri calcoli della data della creazione, sempre basati sulle date masoretiche, questa data potrebbe essere retrocessa di due o tre secoli.

Il soggiorno in Egitto[]

Secondo il libro dell'Esodo, dall'entrata di Giacobbe in Egitto i suoi discendenti vissero in quel paese per 430 anni (Esodo 12,40-41); quindi, ne sarebbero usciti, guidati da Mosè, nell'anno 2668 dalla Creazione. Questa durata, però, contrasta con altre informazioni bibliche ed è controversa. Secondo altri esegeti, infatti, i 430 anni devono essere contati dalla nascita di Isacco, quando la discendenza di Abramo cominciò a vivere in una terra straniera o addirittura dalla promessa ad Abramo (2023) [14] Ciò determina una differenza di circa due secoli nelle cronologie.


Dall'Esodo alla costruzione del tempio di Salomone[]

Secondo 1 Re 6, 1, il quarto anno di regno di Salomone, nel quale inizia la costruzione del Tempio di Gerusalemme, corrisponde al quattrocentottantesimo anno dall'uscita di Israele dall'Egitto. Dato che l'avvio della costruzione può essere datata approssimativamente al 956 a.C., l'Esodo sarebbe avvenuto nel 1436 a.C. (ne conseguirebbe una data della creazione prossima al 4100 a.C.).

Una indicazione analoga potrebbe essere ricavata sommando la durata degli eventi di tutto il periodo dalla morte di Giosuè a quella di Davide. Nel seguito, però, si mostra che essi assommano a 530 e non 480 anni. Questa discrepanza viene usualmente spiegata supponendo che alcuni periodi siano parzialmente sovrapposti e non consecutivi.

L'entrata nella Terra promessa[]

Dopo l'Esodo gli ebrei vissero nel deserto per quarant'anni (Esodo 16, 35; Numeri 14, 33-34; 32, 13; Deuteronomio 1, 3; 2, 7; 8, 2-4; 29, 4; Giosuè 5, 6), al termine dei quali Mosè morì e il suo posto fu preso da Giosuè, che condusse gli ebrei nel paese d'Israele nell'anno 2708 dalla Creazione.

I Giudici[]

Il periodo successivo, quello dei giudici, prende l'avvio dalla morte di Giosuè, la cui data è, però, incerta. Giosuè, infatti, morì all'età di 110 anni (Giosuè 24, 29), ma la Bibbia non dice quando nacque, perciò non è possibile calcolare l'anno corrispondente. Tuttavia Caleb, che insieme a lui andò a esplorare il paese d'Israele dopo l'uscita degli ebrei dall'Egitto, aveva in quel momento quarant'anni (Numeri 13-14, Giosuè 14, 7); ipotizzando che Giosuè avesse circa la stessa età, si ottiene che sarebbe morto circa trent'anni dopo l'entrata in Israele.

Nel libro dei Giudici, che prende avvio dalla morte di Giosuè, sono dettagliati i seguenti periodi di tempo:

  • Cusan-Risataim, re di Aram, opprime gli Israeliti per 8 anni (Giudici 3, 8);
  • Otniel sconfigge Cusan-Risataim e gli Israeliti vivono in pace per 40 anni, fino alla sua morte (3, 11);
  • Eglon, re di Moab, opprime gli Israeliti per 18 anni (3, 14);
  • Eud uccide Eglon e gli Israeliti vivono in pace per 80 anni (3, 30);
  • Samgar sconfigge i Filistei; non è indicato alcun periodo di tempo (3, 31);
  • Iabin, re di Caanan, opprime il paese per 20 anni (4, 3);
  • Barak, su comando della profetessa Debora, sconfigge Sisara, generale di Iabin, e il paese rimane in pace per 40 anni (5, 31);
  • i Madianiti opprimono Israele per 7 anni (6, 1);
  • Gedeone sconfigge i Madianiti e il paese rimane in pace per 40 anni, fino alla sua morte (8, 28);
  • Abimelech, figlio di Gedeone, governa Israele per 3 anni (9, 22), poi muore in battaglia;
  • Tola è giudice per 23 anni (10, 2);
  • Iair è giudice per 22 anni (10, 3);
  • Filistei e Ammoniti opprimono Israele per 18 anni (10, 8);
  • Iefte sconfigge gli Ammoniti ed è giudice per 6 anni (12, 7); inoltre egli afferma che Israele abita il paese degli Amorrei, che aveva occupato dopo l'uscita dall'Egitto, da 300 anni (11, 26);
  • Ibsan è giudice per 7 anni (12, 9);
  • Elon è giudice per 10 anni (12, 11);
  • Abdon è giudice per 8 anni (12, 14);
  • i Filistei opprimono Israele per 40 anni (13, 1);
  • Sansone combatte i Filistei ed è giudice per 20 anni (16, 31).

Si ottiene, sommando tutti questi periodi, un tempo di 410 anni; ma non è chiaro se intervallati a questi vi fossero altri periodi che non sono stati contati.

Altri periodi di tempo sono indicati nel Primo libro di Samuele:

  • Eli è giudice per 40 anni (1 Samuele 4, 18);
  • dopo la morte di Eli l'Arca dell'Alleanza rimane a Kiriat-Iearim per 20 anni (1 Samuele 7, 2);
  • dopo un periodo imprecisato Samuele consacra Saul re di Israele (1 Samuele 9-10). Termina così il periodo dei Giudici.

Il periodo della monarchia unita[]

Le date di alcuni eventi del periodo dei re di Israele e Giuda, per esempio la prima distruzione di Gerusalemme, sono conosciute anche tramite fonti storiche. Le informazioni contenute nella Bibbia, quindi, si possono integrare con le fonti storiche oggi note per far corrispondere i periodi di regno indicati dalla bibbia con le date del nostro calendario. Da questa analisi risulta che:

  • Saul è re per 20 anni (1 Samuele 13, 1) e questo periodo va circa dal 1020 a.C. al 1000 a.C.
  • dopo la morte di Saul, Davide diventa re di Giuda (2 Samuele 2, 4), mentre Is-Baal, figlio di Saul, gli succede nel regno sulle altre tribù di Israele (2 Samuele 2, 10). In seguito Is-Baal viene ucciso e Davide riunifica il regno. Davide regna complessivamente 40 anni (2 Samuele 5, 4-5; 1 Re 2, 11), circa dal 1000 a.C. al 960 a.C.
  • a Davide succede il figlio Salomone, che regna per 40 anni (1 Re 11, 42), circa dal 960 a.C. al 920 a.C. La costruzione del tempio, quindi sarebbe iniziata nel 956 a.C..

I re di Israele e Giuda[]

Vedi anche l'articolo "Regno di Israele" su It.Nostradamus.Wikia (in italiano)

L'ancoraggio della cronologia assoluta a date storicamente accertate deve utilizzare la cronologia dei re di Israele e Giuda fino alla distruzione di Gerusalemme. Il confronto con la cronologia assira mostra la loro attendibilità. Proprio questa cronologia ha consentito di stimare la data del regno di Salomone sopra utilizzata.

Le genealogie da Abramo a Gesù[]

Nel Nuovo Testamento non sono indicate date precise, ma le genealogie di Gesù riportate dagli evangelisti permettono di eseguire un calcolo approssimato: secondo Matteo (1,1-17) vi furono 42 generazioni da Abramo a Gesù, contando 40 anni per ogni generazione si ottengono 1680 anni. La genealogia di Luca (3,23-38) è diversa da quella di Matteo e conta da Abramo a Gesù 56 generazioni, contando sempre 40 anni per ciascuna si ottengono 2240 anni. Sommando a questi valori gli anni dalla creazione della nascita di Abramo (1948) si ottiene rispettivamente 3628 e 4188.

L'esegesi biblica ha evidenziato come i numeri nella Bibbia hanno spesso un significato convenzionale, per cui è arbitrario pensare che gli agiografi intendessero fornire indicazioni storiche in senso proprio[15].

Note[]

  1. Mid.Rab.Vay.29; Pir.Dr.El.8; RaN.R.H.3a; Mmn.Hil.Kid.Hach.6.8; Shmitt.10.2; The Hebrew Calendar
  2. V. Grumel (1958). La chronologie': 24-25.
  3. Ernesto Bignami, La Divina Commedia - schemi, analisi e commento critico dei singoli canti, ed. Bignami. (Qui viene erroneamente indicato l'anno 5200 a.C. anziché 5199 a.C.)
  4. Lavori di Maria de Agreda su Archive.org
  5. The Death Of Constantine, Donald M. Nicol, from The Immortal Emperor, Cambridge University Press, Canto edition, 1992, ISBN 0-521-41456-3.
  6. A. L. d'Harmonville, Dizionario delle date, dei fatti, luoghi ed uomini storici o repertorio alfabetico di cronologia universale, Tomo III, Antonelli, Venezia, 1845, p. 150
  7. F. X. Funk, Patres Apostolici, Tubingae 1901, vol. I, pp. 82-84.
  8. Clemente Alex, Stromata 6, PG 9, 369, 376
  9. Origenes, Contra Celsum 6,60, PG 11, 1389.
  10. Augustinus, De Genesi ad litteram, 4, 33, 52 PL 34,318; 4, 22, 39 PL 34,312, ecc.
  11. S. Thoma Aquin. , De Potentia, quast. 4, a. 2
  12. Si veda il libro in bibliografia e il sito Age of the Universe
  13. Vedi pagina di discussione
  14. Questo punto di vista è spiegato dettagliatamente per esempio in: http://www.puntoacroce.altervista.org/_BB/A2-Crono_biblica10_MeG.htm
  15. La stessa discrepanza fra bibbia masoretica e bibbia dei Settanta è un indizio della minore attenzione prestata dagli agiografi al valore storico dei numeri rispetto al loro valore simbolico. Per quanto riguarda, ad esempio, la genealogia di Gesù nel vangelo di Matteo gli esegeti hanno elaborato ampiamente sul fatto che il numero di generazioni è stato deliberatamente forzato per ottenere 3x14=6X7=42 generazioni, in modo da sfruttare il significato assegnato a questi numeri nella letteratura semitica o nella gematria

Cronologie assolute e astronomiche[]

Collegamenti interni[]

Collegamenti esterni[]

Fonti[]




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